Archivio mensile Gennaio 2017

Pit Beef Rub

 Questo speciale rub nasce come compagno ideale per il Baltimora Pit Beef.

  • 2 cucchiai di sale
  • 2 cucchiaini di paprika
  • 2 cucchiaini di aglio in polvere
  • 2 cucchiai di origano
  • 1/4 di cucchiaino di peperoncino
Queste dosi sono aumentabili mantenendo la proporzione sopra indicata.
El Chipa

Salsa Tiger

La salsa tiger nasce come una variante speziata della maionese.
Per prepararla sono necessari i seguenti ingredienti:

  • 300 gr di maionese
  • 2 cucchiaini di rafano (pasta o grattugiato)
  • 2 cucchiaini di succo di limone
  • 1 cucchiaino di aglio
  • Sale e pepe q.b.
Ovviamente questa ricetta può essere modificata nelle proporzioni nel modo che più aggrada il vostro palato (per esempio chi odia il rafano potrà utilizzare la senape al suo posto).
Questa salsa viene spesso utilizzata per accompagnare i panini con il Baltimora Pit Beef.
El Chipa

Salsicce affumicate alla birra

Con questo articolo inauguro ufficialmente la condivisione di ricette.
La prima che propongo mi fece capire perfettamente la differenza fra una cottura indiretta a bassa temperatura ed una diretta.
Ingrediente principale: le salsiccie.
Prima di avventurarmi in questa cottura usavo gettare le salsicce direttamente sulla griglia rovente bucherellandole (da qui il termine “bucasalsicce”).  Oppure, addirittura, dividendole a metà… Sagra della salsiccia style, insomma.
Invece cucinandole nella versione low&slow, anche se poco slow perché le salsicce cuociono alla svelta, andranno sistemate in “indiretta” e cucinate a bassa temperatura (indicativamente max 130°). Il risultato sarà entusiasmante, salsicce sugose, umide e con sentore di affumicato.
Ricordo a chi leggesse come primo questo post che ho affrontato il tema delle diverse tipologie di cottura e il tema sull’affumicatura in altri articoli.

Via.. si parte..

Accendete le bricchette e preparate il dispositivo per una cottura “indiretta”. Regolate il numero di bricchette da utilizzare in modo da stabilizzarvi sui 110-130°. Una cottura a temperatura troppo alta produrrebbe un risultato asciutto..
Una volta stabilizzata la temperatura disponete le salsicce sulla griglia e mettete un chunk oppure un pugno di chips per affumicatura direttamente sulle bricchette in modo da iniziare la procedura di affumicatura.
Una volta terminata la cottura (indicativamente quando le salsicce raggiungono gli 83° al cuore) immergetele in un contenitore con birra ben calda e lasciate a riposo per circa 30 minuti.
In teoria dovreste esser pronti indicativamente in un’ora di cottura e 30 minuti di riposo.
N.b. La ricetta è tratta dalla dispensa del corso Grill To Perfection Level Three di BBQ4ALL University a cui ho partecipato in veste di corsista.
El Chipa

 

I termometri

Se avete letto i miei precedenti articoli saprete quali sono le tecniche di cottura, quali sono i dispositivi utilizzabili, come avviene l’affumicatura e quali sono i legni meglio abbinabili ai vari tipi di preparazione.

Bene.. allora siamo pronti a cucinare?

NO!!!

Ci manca un accessorio diventato ormai obbligatorio!! Il termometro!!

Nell’ambiente del bbq di solito si dice che la preparazione è cotta quando è cotta… Chiaro, no??

In realtà questa frase viene detta perché è praticamente impossibile determinare i tempi di cottura specialmente quando trattate carni e simili. Ogni cottura è influenzata da “n” fattori: peso della pietanza da gestire, temperatura esterna, temperatura di cottura, umidità e tante altre simpatiche cosette.

Quindi tutti tempi di cottura che incontrerete nelle varie ricette saranno puramente indicativi e quindi conviene sempre “partire per tempo”!!

A questo punto vi domanderete come si fa a sapere quando la preparazione è pronta.  Bene.. Qui ci viene in aiuto la scienza. Ogni alimento si può considerare cotto ad una certa temperatura misurata “al cuore”. Inoltre al variare della temperatura si ottengo cotture diverse (come, per esempio, nel caso della classica bistecca: sangue/media cottura/ben cotta).

E come si fa a misurare la temperatura al cuore?? Facile… Comprando un termometro. Ma non un termometro normale… ve ne serve uno in grado di misurare sia la temperatura “al cuore” che la temperatura “su griglia”. Questa ultima temperatura risulta molto importante nelle cotture low&slow in quanto, purtroppo, i vari termometri che vediamo posizionati sui dispositivi difficilmente riescono ad essere affidabili (di solito sono posizionati sui coperchi e quindi anche 20-30cm dalla griglia).

In commercio esistono tanti tipi di termometro e di tutti i prezzi. Vi faccio un breve elenco selezionando quelli che secondo me sono i migliori:

Ikea FANTAST : è stato il primo che ho comprato. Costo marginale (8€), di utilizzo molto semplice ed a singola sonda. Siccome sono due le temperature da misurare dovrete prenderne due.

 

OutdoorChef Gourmet Check: prezzo 38€. Termometro a singola sonda ma con due termocoppie: sulla punta misura la temperatura al cuore dell’alimento mentre dove inizia il cavo c’è un sensore per misurare la temperatura in griglia. Quindi con un unica sonda misurerete entrambe le temperature. Potete impostare degli allarmi quando la temperatura sale sopra un certo livello in modo da poter intervenire senza pregiudicare il risultato della preparazione.

IVATION : prezzo 51€. E’ il primo fra gli wireless che vi proporrò. In pratica i cavi delle sonde vengono collegati ad un termometro che invia al ricevitore wireless le temperature. L’ivation utilizza due sonde distinte per il cibo e per la camera di cottura. Anche qui si possono impostare gli allarmi a piacimento.

Sullo stesso prezzo e con le stesse caratteristiche trovate anche il ThermoPro: euro 50.

Salendo di livello si arriva al più rinomato MAVERICK ET-733 a 66€: sempre wireless ma in più ha delle temperature pre-impostate per le diverse tipologie di alimenti.

Finiamo la carrellata con i top di gamma: iGRILL di Weber e il MAVERICK ET-735 che offrono la possibilità di controllare la temperatura tramite una app su smartphone ma che hanno il limite di utilizzare la connessione Bluetooth e quindi con una portata ridotta rispetto agli altri wireless “tradizionali”.

 

 

 

 

 

 

Ovviamente questi sono solamente alcuni dei termometri che il mercato offre. L’unico consiglio che vi do è: COMPRATELO ALMENO UNO (o due nel caso del FANTAST di Ikea).

A titolo informativo io ho un Maverick ET-733 e due Ikea Fantast.

El Chipa

Scegliere il giusto legno per l’affumicatura

Dopo aver parlato dell’affumicatura e dei vari formati di legno per affumicare adesso ci occuperemo di abbinare il giusto legno alla pietanza in cottura. Ogni legno ha caratteristiche particolari sia di odore che di gusto che lo rendono perfetto per una pietanza piuttosto che per un’altra.

Ci sono infinite varietà di legni in commercio ed adesso provo a riassumerle suddividendole in base alla pietanza da affumicare:
  • POLLAME –> Ontano (Alder) – Melo (Apple) – Faggio (Beech) – Acero (Maple)
  • MANZO –> Frassino (Ash) – Ciliegio (Cherry) – Noce Americana (Hickory) – Mesquite – Quercia (Oak) – Noce Pecan (Pecan) – Mogano (Mahogany)
  • MAIALE –> Ontano (Alder) – Melo (Apple) – Faggio (Beech) – Ciliegio (Cherry) – Noce Americana (Hickory) – Acero (Maple) – Quercia (Oak) – Noce Pecan (Pecan)
  • PESCE –> Ontano (Alder) – Frassino (Ash) – Mesquite – Cedro (Cedar)
 
Ovviamente questo elenco non è esaustivo ed in più c’è anche da dire che il gusto personale incide in maniera preponderante nella scelta del legno il gusto (ho sottolineato nell’elenco i legni che io preferisco, per esempio). Solamente testando le diverse combinazioni avrete una lista completa secondo vostro gusto.
El Chipa

L’affumicatura

L’affumicatura è un elemento che contraddistingue ogni cottura Low&Slow che si rispetti. Ovviamente deve essere considerata UN ingrediente non IL SOLO ingrediente, non deve coprire il sapore della materia prima principale ne essere “prepotente”.

Come si ottiene l’affumicatura? Semplicemente aggiungendo del legno alla nostra cottura. Per chi ha un dispositivo a carbone il legno va messo direttamente sopra al combustibile, per chi ha un dispositivo a gas è necessario utilizzare il legno all’interno di una scatola di ferro (smoke box) da posizionare sopra al bruciatore acceso. La combustione del legno deve essere incompleta ovvero senza la fiamma. Si deve formare il cosiddetto “thin blue smoke” (un fumo fino e tendente leggermente al blu, duraturo nel tempo) non la nebbia padana.
Il legno lo possiamo trovare in vari formati ma i più utilizzati sono:
  • CHIPS –> sono letteralmente delle sfoglie di legno di dimensioni piccole. Esiste una diatriba fra chi le immerge in acqua prima del loro utilizzo e chi non lo fa. La differenza sta nel fatto che bagnandole non si incendiano immediatamente al contatto con il fuoco e quindi hai il tempo materiale di chiudere il coperchio. Ma comunque la differenza è fondamentalmente nulla.
  • CHUNKS –> sono dei piccoli pezzi di legno (nell’ordine di massimo una decina di centimetri) da posizionare direttamente sopra il carbone. Chiudendo il coperchio avremo la combustione incompleta. Vista la dimensione maggiore rispetto alle chips avremo un fumo più regolare e duraturo.
Quale dei due formati è il migliore? Dipende molto dal gusto personale ma io spezzo una lancia in favore dei chunks. Gestirete in maniera più efficiente il fumo evitando fumate improvvise di breve durata.
Un alternativa potrebbe quella di mettere le chips in un triplo strato di “foil” (carta stagnola, alluminio in rotoli) richiudendo il tutto formando una caramella e lasciandone una estremità aperta. In questo modo eviteremo l’immediata accensione di tutte le chips mantenendo un certo controllo sul fumo.
Date un occhiata all’articolo sulla legna da affumicatura per vedere quali tipologie di legno possono essere utilizzate.
El Chipa

I dispositivi

Esistono diverse tipologie di dispositivi in grado di accompagnarci nel mondo del barbecue, differenziati in base al “combustibile” necessario al loro funzionamento.

I principali sono:

  • Dispositivi a CARBONE –> sono i dispositivi che funzionano con l’evoluzione del combustibile primordiale: il legno. Il carbone è ottenuto dalla combustione incompleta del legno e, a differenza del suo “antenato”, brucia senza fiamma e senza odori. Il carbone a sua volta ha dei sotto prodotti: carbonella e bricchette. La prima assicura temperature elevate per poco tempo, mentre le seconde (carbone compresso) assicurano più stabilità e durata (e sono anche riutilizzabili se non completamente consumate).
  • Dispositivi a GAS –> vengono considerati la naturale evoluzione di quelli a carbone. Sono molto diffusi per la loro versatilità, rapidità e semplicità di utilizzo (ovviamente quelli di qualità superiore).
  • Dispositivi ELETTRICI –> quelli di ultima generazione sono il perfetto connubio per chi non può scegliere ne un dispositivo a gas ne uno a carbone. Con alcune limitazioni derivanti dall’assenza di fiamma, posso essere utilizzati per qualsiasi cottura “diretta”.
  • AFFUMICATORI –> dispositivi progettati e creati esclusivamente per il Low&Slow. Cotture lente e con fumo aromatizzato sono il “pane quotidiano” per questi dispositivi.
A questo punto vi domanderete “Qual’è il miglior dispositivo?”.
Non esiste una risposta predefinita, dipende tutto da quello che volete ottenere dal vostro dispositivo.
Date una lettura all’articolo sulle tipologie di cottura e così capirete quale risultato volete ottenere… in base a quello sceglierete il dispositivo più adatto!!
Buona cottura!!
El Chipa

Tipologie di cottura

Come primo articolo ho deciso di intrattenervi sulle tipologie di cottura che andremo, per forza di cose, a trattare nel blog.
Quanti di noi hanno grigliato con gli amici (primo maggio, 25 aprile, lunedì di Pasqua, ferragosto)?
Quanti di noi hanno acceso il barbecue a carbonella e riversato su di esso chili di carne in sequenza casuale?
Ebbene… fino a due anni fa anche io facevo così… accendevo il fuoco… e non appena pronte le braci buttavo sulla griglia pezzi di carne… bistecche, wurstel, salsicce, polli interi…. (verdure ahimè poche).
Purtroppo la cottura sulla griglia non è così semplice, o meglio, non tutto si cucina in maniera così semplice.
Esistono tre principali tecniche di cottura:
  • Cottura DIRETTA (Direct Grilling) –> PICCOLI tagli di carne, disposti sulla griglia SOPRA alle braci, ad ALTA temperatura e per BREVE tempo (nell’ordine di minuti);
  • Cottura INDIRETTA (Indirect Grilling) –> in questa cottura il calore investe il cibo per convezione e quindi è possibile solamente in dispositivi provvisti di COPERCHIO. La carne viene disposta sulla griglia dalla parte OPPOSTA rispetto a dove viene posizionata la fonte di calore (“fuoco da una parte, carne dall’altra”).  Cottura a MEDIO/MEDIO-ALTA temperatura di tagli di carne MEDIO/MEDIO-GRANDI e per tempi di cottura nell’ordine delle DECINE di minuti.
  • Cottura LOW&SLOW (a bassa temperatura e lentamente) –> in questa cottura la temperatura è molto BASSA (95°-110°), i tagli di carne sono GRANDI, i tempi di cottura sono nell’ordine delle ORE e possiamo anche affumicare. Con questa tecnica grandi e tenaci pezzi di carne si ammorbidiscono fino ad avere la consistenza del burro.
Conoscevate tutti questi tipi di cottura??
El Chipa

Chi sono

 
Benvenuti, mi presento.
Sono Michele Chipa (per gli amici El Chipa), ho 35 anni ed abito a Navacchio, una località del comune di Cascina in provincia di Pisa.
Da circa due anni mi sono appassionato alla cottura barbecue e ho sentito la necessità di condividere con voi esperienze, ricette, recensioni, trucchi e chi più ne ha più ne metta. I miei dispositivi di cottura sono due: un weber one-touch premium 47 (carbone) e un outdoorchef City 420E (elettrico, in corso di sostituzione con altro dispositivo).
Sono iscritto ai gruppi Facebook BBQ4ALL – American Skills, Italian Style e il relativo sotto gruppo Toscano (Chapter Toscana).
Tramite BBQ4ALL ho seguito ben cinque corsi di BBQ:
  • Grill To Perfection Level 1 (Cottura diretta)
  • Grill To Perfection Level 2 (Cottura indiretta)
  • Grill To Perfection Level 3 (Cottura indiretta ed introduzione all’affumicatura)
  • Smoke To Perfection Pork (Affumicatura e cottura low&slow – Maiale)
  • Smoke To Perfection Beef (Affumicatura e cottura low&slow – Manzo)
Sentitevi liberi di commentare ogni pagina, ogni post, ogni parola pubblicata.

Solo così potrò migliorare i contenuti pubblicati e rendere la vostra esperienza sul blog la più soddisfacente possibile.

Buona lettura!!!