Archivio per Categoria Senza categoria

Il Reverse Searing e la Bistecca: binomio perfetto?

Il reverse searing è una tecnica di preparazione della bistecca che va ad integrarsi con la classica “cottura diretta”.

Il termine è uno di quelli “intraducibili” ma se proprio volete italianizzarlo dovrete accontentarvi di “bruciatura inversa”. Non mi sembra molto affascinante…

Comunque, tralasciando l’aspetto linguistico, quale è la funzione del reverse searing? Iniziare ad intenerire la carne prima della cottura senza modificarne sensibilmente le proteine. Inoltre serve a disidratare la superficie della carne per diminuire sensibilmente il tempo di cottura in griglia. In questo modo creeremo la famosa “crosticina” (reazione di Maillard) senza che il “cuore” cuocia troppo.

Come si ottengono questi risultati? Riscaldando la carne a bassa temperatura fino al grado di cottura voluto (ricordate di procurarvi un termometro!) e poi creando la crosticina su griglia rovente.

Nel reverse searing si intende bassa quella temperatura che riscalda la carne senza iniziare a cuocerla. Per quanto mi riguarda tengo il dispositivo a massimo 50°.

Preparatevi per tempo. Scaldare la carne a 45° fino alla temperatura al cuore che preferite richiede tempo. Mi è capitato che 1,3kg di carne abbiano raggiunto il grado di cottura che volevo (40°) dopo 2 ore.

La tecnica può essere applicata a vari dispositivi: bbq a carbone, bbq a gas, bbq elettrico, forno, etc. L’importante è mantenere la temperatura entro il suddetto limite e verificare periodicamente che la carne non inizi a diventare grigia. In questo caso iniziereste a cucinarla e non è quello che vogliamo fare!!

Quindi, ricapitolando, per un perfetto reverse searing:

  1. Impostare il dispositivo ad una temperatura massima di 50°
  2. Asciugare la carne prima di disporla “al calduccio”
  3. Inserire la sonda del termometro per misurare la temperatura al cuore
  4. Posizionare la carne sulla griglia in modo da permettere una buona areazione in tutti i lati
  5. Verificare periodicamente che la superficie della carne non inizi ad ingrigire
  6. Una volta raggiunta la temperatura target al cuore togliere la carne dal dispositivo
  7. Asciugare la carne prima della brunitura finale
  8. Mettere la carne in “cottura diretta” per ottenere la reazione di Maillard
  9. Una volta ottenuta la reazione togliere la carne dalla griglia e lasciare riposare qualche minuto per aumentare la viscosità dei succhi

Mi sembra superfluo aggiungere che, in caso di utilizzo di forno elettrico, la cottura finale andrà fatta su un altro dispositivo così come, in caso di utilizzo di un bbq, la temperatura andrà aumentata prima della brunitura finale. Ma questo già lo saprete perché non siete dei cialtroni come me!!

Il reverse searing è una tecnica applicabile a qualsiasi taglio di bistecca ma secondo me dà il meglio di sé utilizzandola con tagli da oltre 1kg e almeno 3/4cm di spessore. Questo perché, scaldando la carne prima della cottura diretta, avremo un incremento della tenerezza ed una cottura uniforme. Oltre ad eliminare il rischio dell’antiestetico bordo grigio (c.d. mouse ring) tra crosticina e cuore derivante dalla necessità di cuocere il cuore e quindi prolungare la cottura diretta.

Una volta provata difficilmente tornerete indietro!!

 

 

 

El Chipa

Grado di cottura della bistecca

Oggi accantoniamo un attimo la pubblicazione di ricette ed entriamo a gamba tesa in uno dei più controversi e dibattuti argomenti: il grado di cottura della bistecca. Chi di voi non ha discusso con amici e parenti su quale sia il grado di cottura giusto per la regina della griglia?
Purtroppo con questo post non darò la risposta alla vostra domanda ma vi darò un infarinatura generale sul grado di cottura in modo da farvi riflettere sui vostri gusti personali.
In Italia abbiamo principalmente tre gradi di cottura: al sangue, cottura media e ben cotta.
– Cottura al sangue –> tecnicamente quello che potreste vedere nel piatto non è sangue ma mioglobina, che è una proteina. La carne si presenta con un 75% di colore rosso partendo dal centro. La temperatura raggiunta al cuore in cottura è di 52/55 gradi.
– Media cottura –> La carne si presenta con un 25% di colore rosa partendo dal centro. La temperatura al cuore è di 60/65 gradi.
-Ben cotta –> La carne non ha più ne rosso ne rosa al centro ma sarà di un colore omogeneo (marrone? grigio? non saprei definirlo). Temperatura al cuore 69/75 gradi.
E’ ovvio che in ogni grado di cottura la carne sarà differente e questo essenzialmente perché all’aumentare della temperatura raggiunta al cuore i fasci muscolari presenti nel nostro pezzo di carne saranno sempre di più “strizzati” e quindi al palato percepiremo meno succosità e morbidezza.
Quindi, in teoria, a parità di tutte le altre variabili, una bistecca meno cotta dovrebbe essere più morbida e succosa di una più cotta.
Per complicarvi ancor di più le idee vi aggiungo anche il fatto che all’estero non esistono 3 gradi di cottura come da noi ma ben 6:
– Blue Rare –> La carne si presenta 100% rossa con una crosticina superficiale derivante dalla cottura. Temperatura al cuore 46/49 gradi. Accostando l’orecchio al piatto potrete sentire il classico rumore della carne “blue rare”: MUUUUUU!
– Rare –> Corrisponde al nostro “al sangue”
– Medium Rare –> La carne si presenta 50% rossa al centro. Temperatura al cuore di 55/60 gradi. In pratica a metà strada fra “al sangue” e “media cottura”
– Medium –> Corrisponde al nostro “media cottura”
– Medium Well –> La carne si presenta leggermente rosa al centro. Temperatura al cuore di 65/69 gradi
– Well Done –> Corrisponde al nostro “ben cotta”
Come avrete già capito l’unico modo per avere la certezza del grado di cottura desiderato è quello di procurarvi un termometro a spillo in modo da poter verificare la temperatura al cuore della carne.
Se non lo avete vi posto anche una immagine che vi presenta un modo alternativo di valutare il grado di cottura della carne (ovviamente meno empirico del precedente e di più difficile utilizzo):

In pratica toccando la carne in cottura e successivamente il muscolo posto alla base del pollice (come sopra mostrato) potreste valutare il grado di cottura pur in assenza di termometro (anche se io ve lo consiglio!!!)

Buona bistecca!!!

 

El Chipa

Pork Belly (pancia di maiale)

Oggi torniamo a parlare di maiale. Mettetevi a sedere perché qui si fa sul serio! Dopo le salsicce affumicate alla birra passiamo alla pancia di maiale con cotenna (Pork Belly). La ricetta è quella che ho imparato durante il corso “Smoke To Perfection Level 1” della BBQ4ALL University.
Avete bisogno di:

  • Pancia di maiale con cotenna
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.
  • Aglio in polvere q.b.
  • Paprika dolce q.b.
Per prima cosa dovete incidere con un coltello la cotenna e poco del grasso sottostante praticando dei tagli contro fibra (da verificare nel lato di pancia senza cotenna) a circa mezzo centimetro uno dall’altro.
Spennellate entrambi i lati con l’olio extravergine di oliva e spolverate il rub composto da 1 parte di sale, 1/2 di paprica, 1/4 di pepe e 1/8 di aglio. Fate in modo che il rub penetri anche negli interstizi creati dai tagli.
Predisponete il dispositivo per una cottura indiretta a 130/140°.
Ponete la pancia sulla griglia con la cotenna rivolta verso l’alto e cuocete fino al raggiungimento degli 85° al cuore. Se volete affumicate con del legno di ciliegio o melo.
Quando siete prossimi alla temperatura interna desiderata preparate altre bricchette accese per l’incremento di temperatura.
Una volta arrivata a cottura la pancia aggiungete le bricchette accese e portate la temperatura a 190/200°.
Girate la pancetta, spennellate la cotenna d’olio e quando sarà diventata croccante tagliate le fette seguendo le incisioni precedentemente fatte.
Servite in un panino con la salsa Dijonnaise e l’insalata condita.
N.b. La ricetta è tratta dalla dispensa del corso Smoke To Perfection Level One di BBQ4ALL University a cui ho partecipato in veste di corsista.
El Chipa

Filetto di maiale bardato al bacon (bacon wrapped pork tenderloin)

Oggi torniamo a parlare di maiale..

Contrariamente al parere diffuso la carne di maiale è molto magra ma con un sapore marcato. Il filetto è un muscolo praticamente inutilizzato dagli animali e quindi risulta più tenero di altri per l’assenza di tessuto connettivo. Per questa ragione ha anche minori infiltrazioni di grasso e quindi il rischio di “seccarlo” in cottura è molto elevato.

Per cercare di mitigare questo rischio lo andremo a cucinare intero e in cottura indiretta, inoltre lo barderemo (avvolgeremo) col bacon che renderemo croccante in cottura per equilibrare la morbidezza del filetto.
Di cosa avete bisogno:
  • Filetto di maiale intero
  • Bacon o pancetta affumicata in fette lunghe
  • Olio EVO
  • Sale e pepe
Iniziamo a stendere della pellicola trasparente sul piano di lavoro e cominciamo a intrecciare la pancetta facendo attenzione a non lasciare buchi (in pratica dobbiamo stendere alcune fette in orizzontale ed altre in verticale ed intrecciarle in modo da creare una sorta di “copertina”).
A lavorazione ultimata prendiamo il nostro filetto e lo disponiamo sulla pancetta. Con l’aiuto della pellicola arrotoliamo la pancetta intorno al filetto e spennelliamo un sottile velo di olio EVO.
Predisponiamo il dispositivo per cottura indiretta a circa 160°, prendiamo il filetto e adagiamolo sulla griglia cuocendolo senza muoverlo e a coperchio chiuso fino al raggiungimento dei 75° al cuore.
Se volete potete anche affumicarlo con del melo o del ciliegio.
Una volta cotto, scalopparlo e servire.

Ricetta presente anche nel corso Smoke To Perfection Level 1 (Pork) di BBQ4ALL University.

N.b. La ricetta è tratta dalla dispensa del corso Smoke To Perfection Level One di BBQ4ALL University a cui ho partecipato in veste di corsista.
El Chipa

Cipolle Caramellate

  1. Ecco a voi la prima ricetta riguardante un contorno. Ma come saranno buone le cipolle grigliate?? Ecco.. se mi seguite per cinque minuti scoprirete un modo ancor migliore per gustarle!!
La ricetta che vi propongo è quella del pit-master/grill master/cibo master Gianfranco Lo Cascio presente sia sul gruppo Facebook di BBQ4ALL.
Di cosa avete bisogno:
  • 500gr di cipolle rosse
  • 50gr di zucchero di canna
  • 180gr di vino Cabernet
  • 80gr di aceto di vino
Riscaldare una padella e aggiungere un filo d’olio. Dopo 15″ aggiungere la cipolla e far andare a fuoco alto mescolando di tanto in tanto.
Quando il colore della cipolla diventa scuro e uniforme aggiungere il Cabernet e lo zucchero di canna, prestando attenzione a farlo sciogliere bene.
Quando non si sente più l’odore del vino aggiungere anche l’aceto.
Mescolare finché il liquido non diventa brillante e sciropposo.
Infine aggiustate di sale q.b.
Una volta provate diventeranno come una droga… non ne potrete più fare a meno e accompagneranno molto spesso, se non sempre, le vostre grigliate!!
El Chipa

Bacon Wrapped Chicken Lollipops (cosce di pollo)

Dopo una ricetta a base di maiale (Salsicce affumicate alla birra) ed una a base di manzo (Baltimora Pit Beef) oggi passiamo al pollo.
La preparazione di oggi rappresenta un modo per mangiare le cosce di pollo alternativo al “pollo arrosto” o al “pollo alla griglia”.
Di cosa avete bisogno:
  • Cosce di pollo
  • Bacon (2 fette per ogni coscia)
  • Legno da affumicatura
  • Salsa bbq

 

Per prima cosa dobbiamo preparare i nostri lollipops (lecca lecca) di pollo.
Prendiamo la coscia, togliamo la pelle e facciamo scivolare verso il basso la carne collegata al “piede” del pollo).
Mentre fate questa operazione prestate attenzione a quell’ossicino appuntito presente nella coscia e, se volete, eliminatelo con cautela. Oppure tagliate la parte che “sporge” rispetto alla carne.
Comunque basta guardare la fotografia e più o meno si intuisce cosa fare.
Una volta preparata la carne prepariamo il dispositivo per una cottura indiretta con affumicatura. Come legno io utilizzo melo, ontano o acero. La temperatura da stabilizzare si aggira sui 130 gradi. Posizioniamo le cosce con la parte “cicciosa” appoggiata alla griglia e cuocere il pollo fino a che non avrà raggiunto i 75° al cuore.
Togliere il pollo e bardarlo con il bacon e rimetterlo in cottura indiretta finché il bacon non sarà croccante. A questo punto spennellate il tutto con salsa bbq e rimette in cottura finché la salsa non sarà un pò caramellata. Non superate una temperatura al cuore di 85° altrimenti il pollo sarà troppo secco.
P.S. nelle mie foto non vedrete la salsa bbq perché i commensali non mi hanno dato il tempo di fotografare la fine preparazione.

Baltimora Pit Beef (girello di manzo)

Ecco a voi un’altra ricetta. Questa volta parliamo di manzo e ci tuffiamo nella città di Baltimora, nello stato del Maryland. La tradizione vuole che la ricetta sia nata nella zona industriale popolata dalle cosiddette “tute blu”.
Cosa serve per prepararlo:
Preparate il dispositivo per una cottura indiretta a circa 130° e stabilizzatelo.
Spennellate la carne preventivamente ben asciugata con un velo di senape e cospargere di rub.
Cuocere ed affumicare fino ai 50° gradi al cuore.
Una volta raggiunta la temperatura desiderata, passare in cottura diretta rigirando spesso la carne per creare la crosta (se avete ben affumicato potreste anche evitare questo passaggio, l’importante è che il rub messo non sia molliccio). Considerate circa 2 ore di cottura per una pezzatura di 1kg di carne.
Lasciare riposare per qualche minuto ed affettare a fette molto sottili.
A questo punto potete preparare un panino con salsa tiger e baltimora pit beef (i puristi utilizzano il Kaiser Roll, panino simile alla nostra “rosetta”).
Nei prossimi due articoli vi parlerò del Pit Beef Rub e della Salsa Tiger.
 
El Chipa

Pit Beef Rub

 Questo speciale rub nasce come compagno ideale per il Baltimora Pit Beef.

  • 2 cucchiai di sale
  • 2 cucchiaini di paprika
  • 2 cucchiaini di aglio in polvere
  • 2 cucchiai di origano
  • 1/4 di cucchiaino di peperoncino
Queste dosi sono aumentabili mantenendo la proporzione sopra indicata.
El Chipa

Salsa Tiger

La salsa tiger nasce come una variante speziata della maionese.
Per prepararla sono necessari i seguenti ingredienti:

  • 300 gr di maionese
  • 2 cucchiaini di rafano (pasta o grattugiato)
  • 2 cucchiaini di succo di limone
  • 1 cucchiaino di aglio
  • Sale e pepe q.b.
Ovviamente questa ricetta può essere modificata nelle proporzioni nel modo che più aggrada il vostro palato (per esempio chi odia il rafano potrà utilizzare la senape al suo posto).
Questa salsa viene spesso utilizzata per accompagnare i panini con il Baltimora Pit Beef.
El Chipa

Salsicce affumicate alla birra

Con questo articolo inauguro ufficialmente la condivisione di ricette.
La prima che propongo mi fece capire perfettamente la differenza fra una cottura indiretta a bassa temperatura ed una diretta.
Ingrediente principale: le salsiccie.
Prima di avventurarmi in questa cottura usavo gettare le salsicce direttamente sulla griglia rovente bucherellandole (da qui il termine “bucasalsicce”).  Oppure, addirittura, dividendole a metà… Sagra della salsiccia style, insomma.
Invece cucinandole nella versione low&slow, anche se poco slow perché le salsicce cuociono alla svelta, andranno sistemate in “indiretta” e cucinate a bassa temperatura (indicativamente max 130°). Il risultato sarà entusiasmante, salsicce sugose, umide e con sentore di affumicato.
Ricordo a chi leggesse come primo questo post che ho affrontato il tema delle diverse tipologie di cottura e il tema sull’affumicatura in altri articoli.

Via.. si parte..

Accendete le bricchette e preparate il dispositivo per una cottura “indiretta”. Regolate il numero di bricchette da utilizzare in modo da stabilizzarvi sui 110-130°. Una cottura a temperatura troppo alta produrrebbe un risultato asciutto..
Una volta stabilizzata la temperatura disponete le salsicce sulla griglia e mettete un chunk oppure un pugno di chips per affumicatura direttamente sulle bricchette in modo da iniziare la procedura di affumicatura.
Una volta terminata la cottura (indicativamente quando le salsicce raggiungono gli 83° al cuore) immergetele in un contenitore con birra ben calda e lasciate a riposo per circa 30 minuti.
In teoria dovreste esser pronti indicativamente in un’ora di cottura e 30 minuti di riposo.
N.b. La ricetta è tratta dalla dispensa del corso Grill To Perfection Level Three di BBQ4ALL University a cui ho partecipato in veste di corsista.
El Chipa